Fondo Librario GIUSEPPE MACRÌ
La donazione della famiglia Macrì, consistente in due corpus separati, viene ad arricchire in maniera importante il patrimonio librario della nostra biblioteca. La prevalenza della francesistica risulta evidente, sia per la quantità, sia per la qualità dei volumi presenti, una buona parte dei quali certamente interessanti per originalità e scelta; testi messi insieme da Giuseppe Macrì, ordinario di Letteratura francese nell’Ateneo salentino, medievalista apprezzato e già docente in questo Liceo. I testi presenti nella collezione rimandano a percorsi e autori certamente originali e non battuti, messi insieme in tempi in cui le comunicazioni con la Francia non erano certo agevoli come al giorno d’oggi. Le collane di letteratura francese, come ad esempio la mitica L’intégrale di Garnier- Flamarion, o i classici francesi della Pléiade, collezioni di assoluto pregio, ed occasione unica di approfondimento. Accanto alla nutrita collezione di classici francesi, sia in edizione pregiata, sia in poche, figurano testi in lingua inglese, così come opere di carattere critico relative alle letterature europee, ed a quella italiana non meno, che vi fanno degna corte. Da non trascurare anche la presenza di una cinquecentina di assoluto valore.
Accanto a questi testi figurano alcuni appartenuti ad Oreste Macrì, fratello maggiore di Giuseppe, ispanista del Magistero di Firenze, e figura di rilevo del panorama culturale europeo, a cui è dedicato il nostro Indirizzo Internazionale ad opzione spagnola. Sono testi che il fratello conservava nella sua biblioteca e che formano un corpus a parte della donazione.
Il senso dell’apertura culturale verso un respiro europeo, che passa attraverso la sensibilità culturale e la dedizione allo studio serve da esempio, da sentiero privilegiato da seguire, ed accomuna i due fratelli, insieme ricordati con due busti dello scultore Nicola Portaluri, nella sala di lettura che porta il loro nome.
Le figlie di Giuseppe Macrì, Albarosa ed Antonella, hanno espresso il desiderio che questi volumi fossero conservati laddove la curiosità e la sete di conoscenze che ne deriva, hanno avuto origine, nel solco di un tradizione che continua, per usare la parole di Claudia De Lorentiis, di “questo nido che vola alto”.
Ad Albarosa ed Antonella Macrì, nell’accogliere con commosso sentimento di gratitudine il prezioso dono, il pensiero grato della comunità della loro Scuola, il Liceo Capece.